Lucio Fulci – Profilo Parziale

Premessa

Dopo il primo “episodio” della rubrica “Profilo Autore – Wikidragon” iniziata con Tolkien, mi ero ripromesso di non fare premesse e andare dritto al sodo. Purtroppo non è possibile, poichè mi sono trovato a contatto con un imprevisto, anche questo post quindi andrà sia per la rubrica che per il blog normale. Prima di avere internet a disposizione credevo di avere una conoscenza del cinema fantastico e Horror di sicuro non immane, ma almeno decente si. Dopo internet, devo ridimensionarla come mediocre al massimo. Conoscevo gli Horror di Mario Bava quasi esclusivamente di fama, anche per via del figlio Lamberto Bava, ma Bava padre era per me principalmente sinonimo di film peplum o film avventurosi-storici e non credevo affatto che i suoi Horror-Gothic fossero così belli. Il fatto non cambia con Antonio Margheriti, che conoscevo principalmente per Apocalisse Domani, Anthar L’invincibile e qualche altra pellicola, ma la parte più oscura (e forse meno famosa) della sua filmografia è composta di film di altissimo livello. E non sto a citare La Cripta e L’Incubo di Camillo Mastrocinque, che io conoscevo soltanto per i vari film di Totò. Fino a questo momento, era indubbio che alcuni film, principalmente anni ’80, come L’Aldilà (Fulci) Demoni (Lamberto Bava) La Casa di Mary (Houghton) Un Lupo Mannaro Americano a Londra (Landis) e altri, fossero i miei preferiti ma ora la situazione potrebbe essere cambiata. Solitamente non cambio opinione facilmente e non il tipo di soggetto che cede agli entusiasmi improvvisi o alle infatuazioni “lampo”, ma onestamente devo ammettere che la scoperta di questi film cambia le carte in tavola. Sarebbe francamente irrazionale ignorare la superiorità di questi vecchi film. Per farla breve, avevo pensato ad un post su Lucio Fulci approfondito, impegnato e con opinioni ragionate, ma le cose ora sono un po’ cambiate. Probabilmente Quella Villa Accanto al Cimitero o L’Aldilà potrebbero resistere nella mia ipotetica personale classifica dei primi 10 Horror, ma onestamente, Danza Macabra di Margheriti per esempio, è uno dei migliori film mai visti e non solo Horror. Ho dovuto quindi cambiare i miei piani e optare per un post neutro e semplice, in altre parole, intendo ugualmente avere un post su Fulci ma il banco è saltato e si ridanno le carte. Spero che il terzo episodio della rubrica sarà finalmente senza premesse.

Storia sintetica di Lucio Fulci

Dalla Nascita agli anni 60

Lucio Fulci nacque a Roma nel 1927 e trascorse l’infanzia e la prima giovinezza a Roma. Frequentò le scuole superiori nel convitto nazionale costringendolo a passare tre anni a Venezia, dove entrò nelle giovanili della squadra di calcio come portiere. Abbandonò lo sport e completò gli studi al ritorno a Roma al Liceo Giulio Cesare, per avvicinanarsi nello stesso periodo all’ambiente intellettuale vicino al Partito Comunista Italiano. Si iscrisse alla facoltà di Medicina, presto abbandonata per studiare Lettere e Filosofia legandosi nel frattempo al Gruppo Arte Sociale del Pittore Renzo Vespignani, e collaborando con Il Messaggero e la Gazzetta delle Arti con articoli a tema cinematografico. Dopo una cocente delusione d’amore e un arresto con condanna a tre mesi (per aver manifestato alla sede del Partito Comunista in merito all’attentato a Palmiro Togliatti) iniziò ad avvicinarsi al mondo del cinema, girando cortometraggi e brevi documentari, e anche come assistente, sceneggiatore e aiuto regista per film come: Gli Ultimi Giorni di Pompei (1950, M. L’Herbier e P. Moffa) Totò a Colori (Steno, 1952), Un Americano a Roma (Steno, 54) dove ottenne anche un ruolo minore recitando insieme ad Alberto Sordi, e poi Totò sulla Luna (Mastrocinque, 1955) e Totò all’Inferno (Steno, 1958). Infine, il culmine di questo processo arrivò nel 1959, dove finalmente Lucio Fulci si cimentò nel ruolo di regista nel musicarello I Ragazzi del Juke Box e nel film I Ladri (1959, Fulci) con Totò ed Enzo Turco.

Film consigliati di questo periodo: I Ladri (1959, commedia con Totò e Enzo Turco) che è anche l’unico a dire il vero, se non contiamo i musicarelli.

Gli Anni ’60: Commedia

Lucio Fulci iniziò gli anni ’60 all’insegna della Musica, sia come regista di un secondo musicarello che come paroliere di Canzoni, scrivendo i testi di grandi successi come 24.000 baci (Celentano) e altri testi di Mina, Buscaglione, Sentieri e Dallara. Inoltre, anche se Franco e Ciccio erano già stati protagonisti in alcuni film, fu proprio Fulci a ideare la caratterizzazione del serio e colto (Ciccio) e ingenuo e scapestrato (Franco) nel film I due della Legione. Lungo gli anni ’60 Fulci fu regista numerose pellicole con Franco e Ciccio, e molte altre commedie dove diresse attori con Franca Valeri, Walter Chiari, Enrico Maria Salerno, Raimondo Vianello, Sandra Mondaini e altri. Gli anni ’60 di Fulci furono quasi interamente all’insegna della commedia, tranne che per il Western del 1966 Le Colt cantarono…e fu tempo di massacro e i due film conclusivi del 1969: un Thriller-Noir: Una Sull’Altra, e uno storico/drammatico: Beatrice Cenci. il primo dei tre film è senza dubbio importante, poichè anche se un Western, è un precursore dello stile “fulciano” risultando quindi imprescindibile.

Film consigliati di questo periodo: Le Colt cantarono…e fu tempo di massacro (1966) sarà pure un western e non un Horror, ma è assolutamente il precursore del fulcismo. Una Sull’Altra (1969) e Beatrice Cenci sono dei film di qualità, e un qualcosa di inedito nel mondo di Fulci. Almeno I Due della Legione, e l’evoluzione vera del duo comico Franco e Ciccio, è un consiglio obbligatorio

Gli Anni ’70: Western 

Nel 1971 arriva un film molto importante nella carriera di Fulci, ovvero Una Lucertola con la Pelle di Donna. Per questo film vale lo stesso discorso della pellicola Western Le Colt Cantarono…e fu tempo di massacro. Anche se un giallo, è da considerarsi un precursore del cinema “fulciano” per le sue sequenze splatter. Anche se questo decennio è stato all’insegna del Western, rispetto agli anni ’60 dove c’è un predominio quasi totale della commedia, si trova maggiore varietà. In alternanza ai numerosi Western girati, si trovano film di avventura, giallo-thriller, commedia-gotica e erotici come, in ordine sparso Zanna Bianca, Non si Sevizia un Paperino, Sette Note In Nero, “Dracula in Brianza” (con Franco e Ciccio) e La Pretora (con Edwige Fenech). Il Decennio si chiude con l’arrivo al Fulci più iconico: Zombi 2 (1979), una delle pellicole più storiche del regista romano, concepita come sequel di Zombi di George Romero ma che riesce ad assumere un suo stile.

Film consigliati di questo periodo: Una Lucertola con la pelle di Donna (1971), vale lo stesso identico discorso fatto sopra per “Colt” Non si sevizia un Paperino (1972) alcuni lo ritengono addirittura il miglior film di Fulci,  Zombi 2, pur partendo come romeriano, prende una piega personale diventando uno degli zombie movie più importanti di sempre.

dal 1980 al 1988: Dominio dell’Horror “quasi” assoluto e periodo “dorato” di Lucio Fulci

Gli anni ’80 si aprono già in maniera forte, con il noir poliziesco dalle tinte foschissime del film Luca il Contrabbandiere (1980). Fulci prosegue nello stesso anno in grande stile con un altro “Zombie Movie romeriano-fulciano”, Paura nella Città dei Morti Viventi (1980), e con un gotico ottocentesco tratto dall’omonimo racconto di Edgar Allan Poe: Black Cat (1981). Tre grandi film fulciani, che fanno da apripista a quello che forse è riconosciuto il capolavoro del regista romano: L’Aldilà… e tu vivrai nel Terrore (1981), seguito pochi mesi dopo da un altra pietra miliare Quella Villa Accanto al Cimitero (1981). seguono i due violenti Lo Squartatore di New York e Manhattan Baby, entrambi del 1983. Qui si apre la piccola parentesi Peplum-Fantasy di palese ispirazione a Conan il Barbaro di John Milius: Conquest (1983) e I Guerrieri dell’anno 2072 (1984) che saranno preludio di un declino. Arriverà il momento del thriller Murderock – Uccide a passo di Danza (1984-85), che riscosse un lusinghiero successo all’estero, ma durante le riprese Lucio Fulci ebbe problemi di salute. Proseguono il drammatico-erotico Il Miele del Diavolo (1986) e un anno dopo Aenigma (1987), ovvero la versione italiana dei film sui “poteri della mente” stile Carrie lo Sguardo di Satana (di B. De Palma). La chiusura non proprio in bellezza aspetta allo squallido e truculento Quando Alice ruppe lo specchio (1988), non un film perfetto, ma che comunque ha i suoi estimatori. Queste ultime quattro pellicole potrebbero essere senza dubbio di livello inferiore, ma si possono comunque mettere un po’ generosamente nel periodo d’oro.

Film consigliati di questo periodo: Qui è davvero difficile, consiglierei tutti i film citati nel paragrafo a partire da Luca il Contrabbandiere arrivando almeno a Quella Villa Accanto al Cimitero, ma è indubbio che quest’ultimo e “L’Aldilà” siano i due capolavori di Fulci.

dal 1988 al 1991: l’aggravarsi dei problemi di salute e Il Declino

Il decadente e dannunziano (ma rivisto in chiave Fulci) il Fantasma di Sodoma (1988) venne abbandonato e completato da Mario Bianchi a causa dei problemi di salute di Lucio Fulci. Anche Zombi 3 (1989) fu completato da Bruno Mattei e Claudio Fragasso, “iconici” autori di violentissimi Horror a bassissimo costo. Seguono Demonia (1990) film con un buon potenziale, ma che purtroppo non riesce ad esprimersi. Fulci conclude Un gatto nel cervello (1990) Voci dal profondo (1991) Le porte del silenzio (1991), considerati suoi film minori. Lucio Fulci morì nel 1996 a causa del diabete.

Film consigliati di questo periodo: Neanche a dirlo, il sottovalutatissimo Le porte del silenzio (1991), ultimo film di Lucio Fulci mentre Demonia (1990), è uno spreco di potenziale e un Gatto nel Cervello è una pellicola dai pareri molto divisi.

Conclusioni

Secondi solo a quelli di Totò, i film di Lucio Fulci rappresentano i casi più clamorosi di rivalutazione successiva all’insegna del “non era poi così male!”. Il regista romano ha sempre avuto un rapporto molto difficile con la critica, ma è sempre stato evidente il suo talento eclettico e vulcanico. Forse i suoi Gialli-Thriller non sono stati raffinati come quelli di Argento ma comunque hanno portato avanti il suo stile grigio e splatter. Nonostante abbia avuto sempre dei budget bassissimi e penalizzanti, Fulci è stato tutto sommato costante nella buona qualità dagli esordi del ’59 fino all’83, (anche se prima abbiamo fissato il periodo d’oro come 80-88) con un declino dignitoso. Sfido chiunque a non ammettere che nel campo dell’Horror puro (non considerando i gotici stile Mario Bava o “Hammer”), i film di Fulci da Zombi 2 a metà anni ’80 siano spesso superiori come stile e contenuti anche ai grandi Horror Mainstream americani degli anni ’80, oltre ad aver influenzato enormemente il cinema americano. Un altro pregio che non si può negare a questo regista singolare è la professionalità e l’etica. Fulci ha sempre portato avanti fino alla fine ogni progetto, senza mai essere capriccioso o eccentrico, le uniche volte che ha abbandonato un set sono state quando, semplicemente, non si reggeva in piedi a causa dei problemi di salute. Non saprei dire in che posizione si possa trovare Lucio Fulci in una eventuale classifica di registi Horror o del cinema italiano, ma senza dubbio è stato un regista con pregi indiscutibili, molto spesso svantaggiato, e con uno stile unico.

Approfondimenti, Fonti, Note

Notizie Cinema – Lucio Fulci

 

 

 

Pubblicato da Dragonlord

Inizialmente, Dragonlord fu il signore incontrastato di Dragonland, dove scriveva qualcosa ogni tanto, nulla di più logico. Tuttavia sconfinava spesso in luoghi come Medioevo e Fantasy Chat, Terre di Extramondo, Bottega dello Stregone, Il Cancello, Metal Chat, Gothic Inside, Nocturno, Splattercontainer, Terra di Mezzo, Città del Silenzio, Gothic Culture. Nel 2010 si ritirò a Dragonland e fu rimpiazzato dal successore: Drago Birraio.