Age of Wonders: Shadow Magic – Recensione

Il Retrogame oggi è un modo di giocare molto diffuso, e tantissimi giochi dimenticati sono stati riscoperti. Oggi quindi si parla del vecchio gioco strategico e fantasy Age of Wonders: Shadow Magic. 

Age of Wonders: Shadow Magic è un gioco di strategia a turni ambientato in un mondo inventato tipicamente fantasy-medievale, creato dagli sviluppatori olandesi della Triumph Studios e rilasciato sul mercato nel 2003. La collocazione di “Shadow Magic” nella saga di Age of Wonders è abbastanza particolare e in parte imprevista. Il gioco era stato inizialmente pensato come espansione di “Wizard Throne”, diventando poi qualcosa di più anche se probabilmente i cambiamenti effettivi sono troppo pochi per considerarlo un sequel a tutto tondo. Nonostante questo, giocare a Shadow Magic conviene al 100% anche addirittura se si possiede già Wizard Throne. Anche se la struttura è simile ci sono delle migliorie che una volta provate sono impossibili da ritenere superflue e in questo Triumph Studios ha lavorato molto bene.

Dal punto di vista grafico e dei meccanismi di base Age of Wonders: Shadow Magic non ha veri cambiamenti rispetto a Wizard Throne. Il motore grafico è lo stesso, l’interfaccia non presenta differenze, il regolamento generale e le colonne sonore sono quasi del tutto identici e anche il gameplay e le opzioni sono le stesse di Wizard Throne. La grafica è molto accattivante, con paesaggi dettagliati, texture visivamente belle e unità ben animate. L’interfaccia utente è ben strutturata, ma tutto questo lo avevamo visto. Anche in questo caso, come Wizard Throne, Il gioco presenta una vasta gamma di unità, razze e poteri magici e una estesa selezione di opzioni, comprese campagne single player della campagna principale e altre numerose bonus, possibilità di giocare multiplayer e un editor per creare mappe e campagne da giocare. Le missioni presentano una bella varietà di obiettivi, come conquistare terre, costruire città, interagire con luoghi magici e combattere contro altri condottieri nemici. Ma qui veniamo già ad una di quelle che a mio avviso sono le due modifiche che fanno davvero la differenza, mentre la terza modifica possiamo considerarla minore, anche se alla fine peserà molto anch’essa.

Le razze di Shadow Magic sono di numero superiore rispetto a Wizard Throne, in quanto vengono inserite tre popolazioni/razze completamente nuove che sono i Nomadi delle Steppe, i Syrion e i Demoni Ombra.

I Demoni Ombra sono un mix tra gli orrori cosmici in stile lovecraftiano e gli insetti giganti di Heinlein. Tra loro si trovano sia demoni, diavoli e spettri dalla forma classica, sia larve e scarafaggi giganti. Questi abomini sono provenienti dalla “Dimensione Ombra“, ovvero uno spettrale piano magico ultraterreno contraddistinto da paesaggi tenebrosi, grigi e desolati e piante dalle forme stravaganti. 

anchei i Syrion sono creature provenienti dalla dimensione ombra, ma al contrario dei loro nemici giurati appena descritti hanno un aspetto etereo, lunare e angelico, che ricorda quello degli elfi, gnomi o folletti. I Syrion sono di indole buona e si alleano facilmente con gli elfi,  sono nemici naturali dei Demoni Ombra che hanno più volte invaso le città della civiltà Syrion per ridurre in schiavitù la popolazione.

Infine abbiamo i Nomadi delle Steppe: la terza stirpe umana dopo gli Umani (tipicamente medievali) e gli Arconiani (ispirati agli Antichi Romani). I Nomadi delle steppe si alleano facilmente con gli umani basici ma confliggono con gli Arconiani, sono simili ai Sarmati e nella storia di Age of Wonders provengono dalle vastissime pianure steppose inesplorate.

Queste tre razze si aggiungono agli Elfi, Elfi Oscuri (o Drow), Nani, Halflings, Draconiani, Orchi, Goblin, Frostlings, Tigrans, Arconiani, Non-Morti e a prescindere dagli allineamenti che rendono più o meno compatibili le alleanze, possono rappresentare in generale per tutti sia un’opportunità strategica sia un nemico temibile. Bisogna ovviamente stare molto attenti al morale degli eserciti e delle città, alla compatibilità  degli elementi singoli nei party e nelle armate; all’allineamento dei condottieri e molti altri aspetti peculiari.

La seconda modifica che fa la differenza è il generatore casuale di mappe e scenari affidato all’intelligenza artificiale interna del gioco che si muove run-time. Questo crea una maggiore longevità ed efficacia nel gioco rispetto alla modalità più canonica, dove l’intelligenza artificiale divide le competenze con lo scripting completamente preimpostato.

La terza modifica, che si potrebbe definire “meno importante” ma che però risulta accattivante è il restauro e il miglioramento di tutte le razze, con l’inserimento di caratteristiche, incantesimi, edifici, unità e via dicendo, ciò migliora le opportunità strategiche per Elfi, Drow, Umani, Nani, Orchi, Goblin, Halflings etc etc. Anche questo alla fine avrà il suo peso per rendere il gioco superiore e preferibile a Wizard Throne. Spiace ovviamente molto aver perduto tutte le missioni della campagna di Wizard Throne con il mago condottiero Merlin, ma in fondo le nuove campagne elfiche e tutte le altre di Shadow Magic sono ugualmente belle e probabilmente superiori. Come tutti i giochi di questo tipo, i lati più indigesti e faticosi derivano dalla modalità di gioco, la lentezza nel percorrere le distanze, la noia dei turni nella modalità schermaglia, e altri problemi di questo tipo, ma questi sono dei difetti che fanno parte del genere strategico a turni e non possono pesare sul giudizio di Age of Wonders: Shadow Magic che è un gioco visivamente bellissimo, longevo, con una colonna sonora eccezionale e un grande gameplay strategico.

Come da prassi, i tre consigli che darei agli amanti di Age of Wonders Shadow Magic, oltre allo scontato Age of Empire, sono Civilizations, Total War e Heroes of Might and Magic.

Voto 8,5 su 10

Note

Triumph Studios – Age of Wonders: Shadow Magic

Pubblicato da Riccardo Troiani

Giornalista ormai da 15 lunghi anni. Già collaboratore del quotidiano e giornale online "Il Giornale di Ostia", con il bimestrale cartaceo "Sport Locale" e redattore del sito di notizie sportive "Stadio Gol". Oggi Capo Ufficio-Stampa della squadra di Serie D "Ostiamare Lidocalcio", nonchè fresco collaboratore di Dragonsword. Da sempre attento appassionato di Fiction Fantastica (soprattutto cinema).