Howard e Tolkien: Leader leggendari (e altre considerazioni)

Sono passati molti mesi dall’ultimo post dove è stato fatto il punto della situazione su internet, sia a causa di impegni sia perchè ho speso il tempo disponibile in rete per l’interesse secondario dell’Horror (e non solo). Ma grazie al bellissimo sito Terre di Extramondo è stato possibile mantenere una focalizzazione sull’interesse principale del Fantasy. Partiamo da un piccolo accenno di letture fatte ormai anni fa

Come si era detto ormai mesi or sono,  Tolkien è uno scrittore impareggiabile. I suoi romanzi corali sono più impegnativi di un normale Fantasy ma allo stesso tempo insostituibili. Ogni caratteristica è al massimo della grandezza,  l’avventura in gruppo di Lo Hobbit, la poesia e la grandezza epica del Signore degli Anelli, la narrativa mitologica del silmarillion e di Racconti Perduti che potrebbe sembrare più lontana e “astratta” al principio, ma sempre emozionante. Le descrizioni di Tolkien dallo stile poetico hanno pochi eguali ed è impossibile non rimanere rapiti da questo magico scrittore.

Allo stesso modo anche Howard con i Cicli di Conan il Barbaro e Kull di Valusia si impone anche se con racconti più brevi. Nell’estate del 99/2000 (credo) capitò di leggere La Torre dell’Elefante e Oltre il Fiume Nero in pochissimo tempo nell’arco del pomeriggio. E’ praticamente impossibile che la spada selvaggia di Conan lasci indifferenti i lettori perchè Howard è semplicemente di livello superiore, poco da dire. Tolkien si impone gloriosamente per grandiosità, Howard lo fa con carisma, ma tutti e due sono dei maestri poichè in loro c’è qualcosa di poetico e superiore alla media.

Anche se riviste come Enchanted Lands, o altre che non parlano di Fantasy come The Games Machine o Metal Shock * attribuiscono a Terry Brooks il ruolo di raccogliere lo scettro di Tolkien, devo dire che non sono riuscito a rimanere coinvolto da libri come La Spada di Shannara, il Magico regno di Landover e la Sfida di Landover. So che Terry Brooks è molto amato, molti apprezzano il suo amore per il dettaglio, ma non riesco ad abbandonarmi del tutto anche se riconosco che alcune caratteristiche del suo stile sicuramente interessanti. Brooks ha un grandissimo seguito, e con lui il conto non è ancora chiuso.

Al contrario, anche sapendo che non è considerato al livello di Brooks, ho trovato notevole Robert A. Salvatore e i suoi romanzi sugli Elfi Scuri, pregni di avventura e di spirito di amicizia. Drizzt do’Urden è un personaggio che poteva fallire benissimo ma alla fine riesce ad essere iconico e distinguibile. Sono consapevole che Salvatore non riveste l’importanza di Brooks nel genere e che potrebbe sembrare un controsenso apprezzarlo senza entusiasmarsi per l’altro, ma sono forse per ora non sono riuscito a calarmi completamente nelle ambientazioni stesse di Shannara e Landover, chissà in futuro.

Ho scoperto sia Howard che Tolkien (ma anche lo stesso Brooks) verso il 1994/1995 circa, gli stessi periodi in cui ho conosciuto vari libri Newton 1000 Lire (Fantastico Economico Newton) e Urania Fantasy. Non si può parlare di tutto e dovrò limitarmi a dire cose utili, anche perchè desidero mantenermi alla sola fantasy. brevemente In queste due collane citerei Burroughs, Lovecraft, Van Vogt, Hodgson, Tanith Lee, Munn, Wells, Davidson e Wilson. Negli Urania Fantasy la situazione è meno verso i classici letterari e i romanzi fantascientifici, e più a maggior presenza di classica Fantasy “recente” (dagli anni 60/70 in poi) con eccezioni come Pratt: ad esempio Knaak e l’accoppiata Weis/Hickman che vengono dagli ambienti di Dungeon & Dragons, oltre a Piers Anthony,  Michael Moorcock, Gardner Fox che ricorda Conan. E molti altri. Ma ora basta parlare del passato, cercherò di stare più nell’attualità.

Anche se del 1983, Le Nebbie di Avalon di Marion Zimmer Bradley è attualmente sulla cresta e la cosa mi viene confermata anche da altri appassionati nell’area geografica provinciale limitrofa alla mia, ma anche da appassionati da me conosciuti nei centri grandi più vicini di Roma e Viterbo. Questo romanzo è effettivamente costruito molto bene e la Bradley è una scrittrice di invidiabile bravura. La Fantacollana Nord è una collana piuttosto importante, attiva dagli anni 70 e non esce in edicola ma solo in libreria. Per chi abita in territori più “remoti”, purtroppo rispetto ai Newton e Urania è recuperabile in minima parte solo nella biblioteca comunale o se ci si sposta dalla provincia ed è per questo che i racconti di Conan sono stati letti sui libretti Newton. In questi periodi (2003 e 2004) M.Z. Bradley è uscita nella Fantacollana Nord svariate volte, con Spade Incantate o Le Tre Candele ad esempio, ed insieme a lei altre brave scrittrici nell’arco attualissimo che va dal 2003 al 2004 come Fabiana Redivo, Katherine Kurtz, Maggie Furey. Si vocifera bene da un po’ di tempo anche delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco che è uscito nel 1999 e sta uscendo ancora, proprio questo mese è infatti andato in libreria il Portale delle Tenebre. Devo dire però che non sono rimasto entusiasta del primo romanzo della Troisi.

Ho tralasciato ovviamente moltissimo sia dell’attualità che del passato, ma questa conclusione non cambierà. Sono passati circa 9 anni, ma Howard e Tolkien rimangono due Leader Leggendari!

Note

Vecchio post recuperato da un blog ormai perduto

* L’exploit di band Heavy Metal e Videogiochi Fantasy ha fatto si che riviste non propriamente Fantasy parlino ormai anche di romanzi di questo genere

 

Pubblicato da Dragonlord

Inizialmente, Dragonlord fu il signore incontrastato di Dragonland, dove scriveva qualcosa ogni tanto, nulla di più logico. Tuttavia sconfinava spesso in luoghi come Medioevo e Fantasy Chat, Terre di Extramondo, Bottega dello Stregone, Il Cancello, Metal Chat, Gothic Inside, Nocturno, Splattercontainer, Terra di Mezzo, Città del Silenzio, Gothic Culture. Nel 2010 si ritirò a Dragonland e fu rimpiazzato dal successore: Drago Birraio.