Ne ferisce più la penna che la spada

Ne ferisce più la penna che la spada

Molte persone amano stilare top ten sui soggetti più disparati. Ultimamente riflettevo su quali siano i film che più mi colpiscono e mi rendo conto di aver raggruppato in maniera più tematica e specifica tali preferenze rispetto agli abusati termini Fantasy, Horror, Fantascienza e via dicendo…invece mi sono ritrovato con in mano manciate di film uniti da un comune filo conduttore. Uno di tali filoni si può riassumere con la parola “surreale” il cui tema di fondo si potrebbe considerare una maggiore consapevolezza di sé tramite un ragionato sguardo introspettivo. Un cambiamento innescato da eventi surreali e fuori dagli schemi naturalmente: una relazione amorosa dal punto di vista di una ragazza sognatrice, un ritrovato legame con un padre che ama raccontare storie perfino sul letto di morte, diventare improvvisamente i protagonisti della propria trasmissione preferita in bianco e nero per poi stravolgerla donandole una ricchezza e una complessità in technicolor, il richiamo selvaggio e implacabile dell’avventura nella propria quotidianità. Una delle più recenti aggiunte a questa lista è stata Vero come la Finzione (“stranger than fiction” in lingua originale).

Will Ferrell interpreta Harold Crick, un ispettore del servizio fiscale americano; un genere di mestiere non propriamente amato dalle altre persone. Il film si apre con la narrazione di Harold mentre si prepara ad affrontare la sua giornata. Ora, la cosa interessante è che codesta narrazione non è a beneficio nostro, spettatori della pellicola; la narrazione viene fatta dall’autore di un romanzo. Perché, vedete, Harold non è soltanto il protagonista principale del nostro film, egli è anche il personaggio di un romanzo in quel film e una mattina, mentre é intento a spazzolarsi i denti, Harold Crick sente il narratore descrivere esattamente ciò che sta facendo. Voi come reagireste? Harold inizialmente pensa che qualcuno si trovi nella stanza con lui ma siccome si tratta di una persona molto rigida e inquadrata con una fenomenale mente matematica fa del proprio meglio per ignorarla, anche se questa voce si presenta a intervalli irregolari nel corso della sua giornata. E ci riesce, almeno fino a quando la voce afferma che Harold sarebbe morto. Ciò cattura l’attenzione di Harold che cerca aiuto professionale. Gli viene ovviamente diagnosticata schizofrenia ma lui è perfettamente convinto di non avere questo genere di problemi. Il dottore gli suggerisce allora  di cercare qualcuno che si intenda di letteratura dal momento che Harold sembra far parte di una storia. Prende dunque i contatti con un professore (interpretato da un Dustin Hoffman eccezionale) e con il suo aiuto cerca di capire a chi appartenga la voce che sente nella sua testa.

Dopo diversi tentativi le ricerche conducono Harold a una bislacca autrice britannica chiamata Karen Eiffel, una donna che vive come una reclusa nel tentativo di scrivere il suo ultimo romanzo da anni. Harold cerca questa donna e legge il suo manoscritto. E Il libro si rivela così buono, importante e speciale che Harold si rende conto di quanto la sua morte valga la pubblicazione di quel romanzo. sono molti gli artisti che morirebbero per la propria arte ma sareste disposti a morire per l’arte di qualcun altro? Intelligentemente sceneggiato con una scrittura affilata, ottimamente recitato, ben concepito e impeccabilmente realizzato, tutti i personaggi si rivelano incredibilmente tridimensionali. Sono molti gli argomenti toccati dalla pellicola: vita e morte, arte, libero arbitrio e destino. È un film davvero stratificato: Harold è il protagonista di un film e protagonista di un libro e protagonista nella sua stessa vita. E talvolta i personaggi delle storie sono talmente vividi da essere reali; innumerevoli scrittori e lettori lo possono confermare.

Riferimenti

IMDb – Stranger than Fiction (2006)

Pubblicato da Eugenio Tibaldi

Specializzato in studi pedagogici. Redattore di Dragonsword e amministratore della pagina social Fantacollana Nord in tandem con Pat Antonini. Appassionato di Fantastico e Weird.