Il Settimo Figlio (S. Bodrov, 2014) – Recensione

Il Settimo Figlio è un film di genere Fantasy con produzione condivisa tra USA e Regno Unito, affidato al regista russo Sergej Bodrov, lungo circa 103 minuti. Non è esagerato definire di altissimo livello il cast scelto per questa pellicola. Tutti i nomi coinvolti sia tra gli attori che tra gli operatori dietro le quinte vantano esperienze importanti e anche soggetto e sceneggiatura stessi sono tratti dalla lunga serie di romanzi dello scrittore Fantasy Joseph Delaney in un periodo in cui scorreva la seconda stagione di Games of Thrones. I produttori americani e inglesi stavano evidentemente cercando di attingere dal Fantasy per creare prodotti di successo sia per la televisione che per il cinema, soprattutto da saghe letterarie molto lunghe.

Avevamo già visto all’opera il regista russo Sergej Vladimirovič Bodrov in film che hanno ottenuto un buon gradimento e un paio di nomine all’ Oscar, tra questi Nomad – The Warrior, Mongol, Il Prigioniero del Caucaso, in sintesi non certo l’ultimo arrivato. Insieme a lui sceneggiatori esperti che vantano collaborazioni nei patinati film dell’universo Marvel al fianco di Bryan Singer. Si aggiungono i due colossali italiani Marco Beltrami alla colonna sonora e Dante Ferretti alla scenografia e perfino le scelte di “contorno” sembrano fatte per creare premesse importanti, ad esempio Kit Harington in una parte minore con il successo di Games of Thrones già maturato, e anche Olivia Williams (L’Uomo del giorno dopo, Il Sesto Senso, X Men Conflitto Finale e numerose produzioni britanniche) è un buon nome per una parte minore. La potenza di fuoco maggiore è nel cast principale che presenta nomi di importanza globale come Jeff Bridges, Ben Barnes e Julianne Moore, attori che non hanno certo bisogno di presentazioni. Una squadra del genere non si mette insieme se non si hanno obiettivi importanti, soprattutto considerando i 95 milioni di Budget. Il Tutto però sembra polverizzarsi nell’applicazione finale di un’opera non certo brutta, ma alquanto modesta, in grado senza dubbio di regalare una buona serata di Fantasy, avventura e magia ma nient’altro oltre questo. Gli effetti speciali nel complesso sono buoni ma hanno un risultato altalenante quando la computer grafica è usata in quantità maggiori. La trama è assolutamente lineare e questo non rappresenterebbe un problema se non fosse stata applicata in modo abbastanza rinunciatario, soprattutto verso i personaggi che per la maggior parte sono abbozzati in maniera frettolosa. “Master John Gregory” e Madre Malkin sono probabilmente gli unici ad avere un minimo di spessore.

Se fosse stata una produzione minore o un episodio pilota di una serie la pellicola poteva arrivare anche ad un sei e mezzo o sette su dieci o quantomeno lasciare un sapore finale molto diverso, ma considerando quanto detto in precedenza, in aggiunta a protagonisti promettenti che nella premessa non erano i tipici cavalieri eroici, e ad una ambientazione indubbiamente fantasy classica, ma anche con tinte Dark Fantasy e Gothic Fantasy potenzialmente interessanti, il film raggiunge un risultato sufficiente, che permette di non essere archiviato come un cattivo film, ma non basta per essere ricordato.

Note

Internet Movie Database – Il Settimo Figlio (2012)

 

 

Pubblicato da Riccardo Troiani

Giornalista ormai da 15 lunghi anni. Già collaboratore del quotidiano e giornale online "Il Giornale di Ostia", con il bimestrale cartaceo "Sport Locale" e redattore del sito di notizie sportive "Stadio Gol". Oggi Capo Ufficio-Stampa della squadra di Serie D "Ostiamare Lidocalcio", nonchè fresco collaboratore di Dragonsword. Da sempre attento appassionato di Fiction Fantastica (soprattutto cinema).