Dragonsword a Lucca C&G 2024: due chiacchiere con Errico Borro, autore de “Il tempo della spada”.

Notturna passeggiata tra le vie della cittadella delle meraviglie, quando i mercanti e le botteghe sono chiuse per il riposo serale e per la via si incontrano solo soldati stanchi e filosofi provenienti da ogni dove.
Così girovagando ci siamo imbattuti nel compagno d’arme Errico Borro, autore, assieme a Ian Hathaway, de Il Tempo della Spada, gdr di forte ispirazione medievalistica e pubblicata da Acheron.
Una birra tira una sigaretta e viceversa ed ecco che ci siamo ritrovati a fare due chiacchiere in amicizia con Errico, che con piacere riportiamo.

Buonasera Errico e bentrovato in questa notte lucchese; innanzitutto, il Tempo della Spada. Raccontaci un po’…
Buonasera! Grazie a te, è un piacere! Ho iniziato a giocare nel 1989, un tempo in cui tutti i manuali su cui mettevano le mani dicevano “É il vostro gioco: modificate, sperimentate, utilizzate gli strumenti e le regole come preferite”. E così ho iniziato a fare con il mio gruppo storico: abbiamo sempre pensato che strutturare una regola e un sistema di meccaniche fosse parte dell’esperienza di giocare di ruolo, quindi abbiamo creato un motore che fosse adatto ai nostri scopi basato sui classici d6.

Da dove nasce l’idea originaria di elaborare un simile gioco di ruolo?
Prima di tutto, dal fatto che il percorso di formazione mio e di Ian fosse legato alla storia medievale! Ian poi ha proseguito in ambito universitario, io ho letteralmente iniziato a zappare dandomi all’archeologia!

Direi che la causa scatenante sia stato, all’inizio del video progetto (2013), il rendermi conto del fatto che ormai, online, fossero disponibili molte informazioni per ricercare la “lore” di quella che noi abbiamo trattato a tutti gli effetti come un’ambientazione fantasy: d’altronde, donne e uomini del Pieno Medioevo credevano di vivere in un mondo magico!

Grazie a Wikipedia, e a moltissime altre fonti, era ormai facile trovare informazioni su città, figure storiche, persino mappe e ricostruzioni: ricerche che prima avrebbero richiesto moltissimo tempo (a patto di riuscire davvero a trovare la documentazione) si rendevano improvvisamente disponibili a chiunque. Con la formazione storica che avevo veniva anche facile elaborare una piccola bussola per aiutare nella ricerca storica i giocatori e il Master, in base alla disponibilità di tempo e alla volontà di approfondire le sfaccettature preferite dell’ambientazione.

Il tempo della spada”, già il nome é evocativo a livello storico: quali sono stati per voi i riferimenti principali da questo punto di vista? Il cercare di fornire un’ambientazione coerente a chi avesse anche semplice curiosità (e non ossessione) per il Medioevo. É un periodo storico che copre 1000 anni ed è un termine sempre meno funzionale per descriverli. Ci siamo quindi concentrati su un periodo più ristretto in cui la maggioranza delle dinamiche politiche, economiche e sociali fossero a grandi linee omogenee per poterle presentare il più chiaramente possibile. Il Medioevo del nostro gioco va dal 1054 (il Grande Scisma) al 1353 (fine della Peste Nera) e questa è l’epoca in cui i cavalieri come generalmente vengono immaginati si connotano, si impongono e poi iniziano una lunga parabola discendente. É davvero il tempo della spada, dei castelli, delle abbazie, ma anche degli artigiani che diventano borghesi, dei mercanti che si fanno esploratori, e (almeno in Italia) delle città che si trasformano in Comuni.

Il vostro personaggio storico medievale preferito? E perché? Questa è difficile, più si scava e più se ne trovano. Diciamo che vado a periodi: così di botto mi viene in mente Arnaldo da Villanova, medico, alchimista e mago che ha avuto una vita decisamente degna di un avventuriero. Ma lascio a voi il piacere di scoprirlo: provate a inserire il suo nome in un motore di ricerca e a vedere che succede.

Convincici in una frase a gettarci nell’avventura de “Il tempo della spada”! Come giocatori, non sapete a inizio della vostra storia se la magia e il sovrannaturale esistano davvero: ma i personaggi che interpreterete sì! Queste credenze, questi valori medievali hanno effetti concreti in gioco… Il Tempo della Spada può infatti essere giocato puramente storico o divenire davvero fantasy: al gusto del Master e a come sta evolvendo la vicenda che si potrà rimanere nell’ambito della superstizione e del folklore oppure abbracciare in pieno il lato magico, fantastico e anche orrorifico dell’immaginario medievale. 


Grazie Errico e arrivederci sulle vie della ventura, dove la spada ci porterà… la prima sosta potrebbe essere allo stand Acheron, dove “Il tempo della spada” attende!

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Grazie a voi, è stato un piacere!

About Juri Villani 2 Articles
Vive a Pistoia, legge e scrive per passione, sopratutto Storia e Mitologia. Redattore da anni di Fantasymagazine, collabora con Nuova Carne, Indipendent Legions, Acheron. Ha pubblicato per Italian Sword&Sorcery la prima parte del suo “Ciclo dei Berserkir”. Sulla pagina “I porchettari notturni” ricorda le sue pubblicazioni e le letture che gli piacciono.